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Segni, suggestioni e simboli dal mondo NGM

Wi-Fi, ora che lo sai...

clock giugno 28, 2012 18:41 by author Paolo Vincenti

 

Wi-Fi, ora che lo sai...

Ma come faccio ad attivare una connessione wireless?

Nonostante la domanda di smartphones Android sia in crescita costante, molte persone trovano ancora difficoltà nell'attivare la funzione Wi-Fi sui loro dispositivi. La connessione Wi-Fi - giova ricordarlo - è generalmente più veloce della rete dati del cellulare; quindi vi permette di risparmiare, se il vostro piano dati non è illimitato; inoltre, in qualche situazione, potrebbe risultare comunque impossibile collegarvi alla rete dati, e una rete Wi-Fi disponibile può essere una comoda alternativa. Infine, questo tipo di connessione incide meno sul consumo della batteria del telefono rispetto al 3G.

Attivare la connessione Wi-Fi è un'operazione assolutamente semplice. L'area denominata barra delle notifiche, posizionata nella parte alta dello schermo, nasconde generalmente un “mini” pannello di controllo con alcune delle funzioni usate più di frequente sugli smartphones. Tra queste c’è l’attivazione/disattivazione dell’antenna Wi-Fi. 

Ovviamente, la rete Wi-Fi, deve essere preventivamente configurata. Ma anche in questo caso trattasi di operazione assolutamente agevole. Dal menu Impostazioni, è sufficiente scegliere Wireless e reti, quindi Wi-Fi. Dalla lista di reti Wi-Fi disponibili basta toccare a questo punto il nome di quella desiderata ed inserire l’eventuale password. Una volta impostata, la rete Wi-Fi rimarrà configurata anche per le connessioni successive.



Massima accelerazione

clock giugno 13, 2012 17:50 by author Paolo Vincenti

Massima accelerazione 

Il vostro telefono vi sembra troppo lento?

Il vostro telefono impiega troppo tempo ad accendersi? A connettersi in Wi-Fi? Le vostre caselle email e SMS traboccano di messaggi non letti? Continuate a domandarvi se avete scelto l'operatore giusto e l'opzione più adatta a voi? Tranquillizzatevi: non siete soli.

Siamo tutti quanti coinvolti nel turbine dell'accelerazione costante del ritmo di vita. Se soltanto vi fermate un attimo a riflettere, tutte le domande precedenti non avrebbero avuto alcun senso per la generazione che ci ha preceduto. L'esperienza di ieri invecchia così velocemente che ci troviamo costretti ad aggiornarci costantemente per restare al passo. E' un po' come correre in senso inverso su una scala mobile, tanto per rimanere fermi nello stesso posto.

Al rientro dalle vacanze, siete mai stati colti dall'angoscia di esservi persi qualche opportunità favorevole, qualche aggiornamento importante, qualche offerta irripetibile? In un mondo in costante accelerazione, l'opzione zero non è più consentita: siamo costretti a rimanere sempre connessi. La nostra epoca è quella in cui la velocità dei mezzi di trasporto e l'informazione in tempo reale producono una contrazione dello spazio: Milano, New York o Tokyo diventano semplici coordinate geografiche, e ciò che siamo abituati a considerare come solido tende a diventare "liquido", si muove senza sosta sotto forma di flusso (di capitali, di idee, di contenuti virali, di malattie epidemiche). L'individuo stesso si riduce a 'particella elementare' (come ci insegna Michel Houellebecq), isolata, senza agganci, trascinata via senza pietà dalla corrente: e il corpo diviene man mano obsoleto, accessorio. Trascorriamo ore in palestra o facendo jogging solo perché siamo preoccupati della nostra efficienza a livello meccanico: cioè per lo stesso motivo per il quale, quando si possiede un'auto d'epoca, si cerca di farla girare almeno una domenica sì e una no.

Posti dinanzi all'esigenza di imparare qualcosa di nuovo, ci troviamo sempre più frequentemente dinanzi all'opzione del 'corso accelerato' o addirittura alle tecniche di lettura ultrarapida. Un'accelerazione anche nel campo della conoscenza quindi, pure se con prevedibili effetti collaterali di superficialità e frammentarietà: scartare i dati e i discorsi che appaiono inessenziali, saltabeccando da un blog ad un manuale, da un video ad un forum di discussione. Fare zapping con le idee e i concetti, come ormai da decenni abbiamo appreso a fare con i programmi della TV.

Certamente avrete anche notato - sbarcati da un aereo preso in corsa e giunti in una qualche destinazione esotica per una vacanza lampo, con escursioni rigidamente programmate - che su questo pianeta vi sono ancora esseri umani che vivono con un andamento lento, senza orologio e senza sveglia. E magari vi sarà anche scappato di pensare, con una punta di invidia, a come sarebbe vivere seguendo questi ritmi da 'selvaggi'.

 

Come vi confrontate con questo fenomeno di costante accelerazione? Come utilizzate il vostro telefono per cercare di non sentirvi 'disconnessi'?

 



Domande nella polvere

clock giugno 12, 2012 12:22 by author Paolo Vincenti

Domande nella polvere

Telefoni a prova di urti, acqua, polvere. Ma chi si interessa alla polvere?

Polvere? Quasi nessuno si interessa alla polvere, siamo sinceri. La polvere appartiene ad un mondo residuale, quello dei rifiuti, delle cose da accantonare, da gettare, da far sparire in fretta. La polvere è, agli occhi della casalinga, l'epitome del concetto di 'eterno ritorno': tutti i giorni si ripresenta, dopo essere stata spazzata, aspirata, rimossa col piumino. E come sarebbe un mondo consegnato definitivamente alla polvere, un mondo senza scope, aspirapolvere, Roomba o panni magici? Forse un'enorme distesa grigiastra che avvolgerebbe le cose come una nevicata tenue e pennacchiosa? O magari non sarebbe troppo diverso dal solito, poiché - come osservava Quentin Crisp - dopo quattro anni la polvere smette di incrementare?

Ma da dove viene la polvere? Che cos'è? Un qualcosa di evanescente, privo di forma, al confine tra solido e gassoso: sembra situarsi nella stessa categoria a cui appartengono la nebbia e le nuvole. Quindi non priva di una propria poesia, anche se spesso associata a degrado e sogni infranti come nel celebre romanzo Chiedi alla polvere di John Fante o nei fantastici scatti fotografici di Henk van Rensbergen. E ancora, "polvere sei e polvere ritornerai": la polvere è discontinuità, impermanenza, qualcosa che affiora dalla vacuità per poi tornare a dissolversi in essa. 

Per chiudere, qualcuno si rammenterà sicuramente Another One Bites The Dust, brano tanto famoso quanto enigmatico dei Queen. Ma chi era che mordeva la polvere? E perché?

 



Anima intelligente e battito elettronico

clock giugno 8, 2012 12:49 by author Paolo Vincenti

 

Anima intelligente e battito elettronico

Il processore è un elemento chiave per qualsiasi cellulare. Ma fino a che punto è importante per le prestazioni complessive? 


La pulsazione cardiaca è il segno della forza vitale di un organismo: è l'impulso del desiderio originale di esistere. Nessuno, tuttavia, si augura di avere un cuore che batta più veloce di quello degli altri. Il processore è il cuore del telefono cellulare. Il nostro attuale stile di vita esige che sempre più persone si muovano con ritmi accelerati e siano indotte a munirsi di dispositivi portatili sempre più potenti, quindi con una "pulsazione" sempre più rapida. Spesso alle caratteristiche del processore (CPU) vengono collegate le prestazioni generali dell’intero cellulare, anche se in realtà non è questo il componente che contribuisce in maniera determinante alla resa complessiva. Dopo aver sfogliato riviste più o meno specializzate o visitato siti web e forum di telefonia, il dato che normalmente è a tutti noto per qualsiasi processore è la frequenza di clock (misurata in GHz). Tale grandezza indica la velocità con la quale vengono processati i dati. È un parametro importante, ma la capacità di calcolo, ad esempio, lo è altrettanto. Qui entra in gioco l'architettura del processore e la corrente tendenza verso il Dual Core, cioè verso CPU che uniscono in un unico sistema due processori indipendenti che lavorano in parallelo, con riduzione dei consumi e minori necessità di raffreddamento. Un processore con doppio core (Dual Core) e frequenza di clock più basso, può avere una capacità di calcolo superiore di uno con clock più alto, ma con singolo core. A fare la differenza non è quindi solo la frequenza di clock, ma anche il tipo di CPU, il numero di core a disposizione, e la dimensione della cache.
Inoltre, altri parametri intervengono sulle performance del telefono stesso, come ad esempio il quantitativo disponibile di memoria RAM, che permette di operare in maniera rapida su più applicazioni contemporaneamente.
Un telefono con gestione della doppia SIM richiede mediamente più risorse di un dispositivo con singola; in questo caso è l’intera piattaforma che lavora affinchè le prestazioni del Dual SIM si mantengano su livelli comparabili con quelli dei sistemi a singola SIM. Le piattaforme che vengono utilizzate sui telefoni Dual SIM sono state di conseguenza ottimizzate per mantenere inalterate (per quanto possibile) le prestazioni offerte dal medesimo processore nel caso che esso venga utilizzato da un telefono dotato di singola SIM.

Quali sono le specifiche tecniche che prendete in considerazione quando acquistate un telefono cellulare? Quali indicazioni vi sembrano di solito poco chiare o carenti?



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Paolo 'Paul EnØ' Vincenti è Social Media Manager presso NGM. Queste pagine sono dedicate a ospitare notizie vagamente connesse con NGM, aggiornamenti su progetti in corso, eventi, sfoghi più o meno violenti, deliri, confessioni, manifesti, piaceri inconfessabili, molestie, manipolazioni, fatti e opinioni, miti e pettegolezzi, annunci formali, indiscrezioni, vituperi, nomi per cuccioli e altre parole declinate al plurale.

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