Massima accelerazione 

Il vostro telefono vi sembra troppo lento?

Il vostro telefono impiega troppo tempo ad accendersi? A connettersi in Wi-Fi? Le vostre caselle email e SMS traboccano di messaggi non letti? Continuate a domandarvi se avete scelto l'operatore giusto e l'opzione più adatta a voi? Tranquillizzatevi: non siete soli.

Siamo tutti quanti coinvolti nel turbine dell'accelerazione costante del ritmo di vita. Se soltanto vi fermate un attimo a riflettere, tutte le domande precedenti non avrebbero avuto alcun senso per la generazione che ci ha preceduto. L'esperienza di ieri invecchia così velocemente che ci troviamo costretti ad aggiornarci costantemente per restare al passo. E' un po' come correre in senso inverso su una scala mobile, tanto per rimanere fermi nello stesso posto.

Al rientro dalle vacanze, siete mai stati colti dall'angoscia di esservi persi qualche opportunità favorevole, qualche aggiornamento importante, qualche offerta irripetibile? In un mondo in costante accelerazione, l'opzione zero non è più consentita: siamo costretti a rimanere sempre connessi. La nostra epoca è quella in cui la velocità dei mezzi di trasporto e l'informazione in tempo reale producono una contrazione dello spazio: Milano, New York o Tokyo diventano semplici coordinate geografiche, e ciò che siamo abituati a considerare come solido tende a diventare "liquido", si muove senza sosta sotto forma di flusso (di capitali, di idee, di contenuti virali, di malattie epidemiche). L'individuo stesso si riduce a 'particella elementare' (come ci insegna Michel Houellebecq), isolata, senza agganci, trascinata via senza pietà dalla corrente: e il corpo diviene man mano obsoleto, accessorio. Trascorriamo ore in palestra o facendo jogging solo perché siamo preoccupati della nostra efficienza a livello meccanico: cioè per lo stesso motivo per il quale, quando si possiede un'auto d'epoca, si cerca di farla girare almeno una domenica sì e una no.

Posti dinanzi all'esigenza di imparare qualcosa di nuovo, ci troviamo sempre più frequentemente dinanzi all'opzione del 'corso accelerato' o addirittura alle tecniche di lettura ultrarapida. Un'accelerazione anche nel campo della conoscenza quindi, pure se con prevedibili effetti collaterali di superficialità e frammentarietà: scartare i dati e i discorsi che appaiono inessenziali, saltabeccando da un blog ad un manuale, da un video ad un forum di discussione. Fare zapping con le idee e i concetti, come ormai da decenni abbiamo appreso a fare con i programmi della TV.

Certamente avrete anche notato - sbarcati da un aereo preso in corsa e giunti in una qualche destinazione esotica per una vacanza lampo, con escursioni rigidamente programmate - che su questo pianeta vi sono ancora esseri umani che vivono con un andamento lento, senza orologio e senza sveglia. E magari vi sarà anche scappato di pensare, con una punta di invidia, a come sarebbe vivere seguendo questi ritmi da 'selvaggi'.

 

Come vi confrontate con questo fenomeno di costante accelerazione? Come utilizzate il vostro telefono per cercare di non sentirvi 'disconnessi'?