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Segni, suggestioni e simboli dal mondo NGM

Il fantasma nel telefono

clock luglio 18, 2012 17:48 by author Paolo Vincenti

Il fantasma nel telefono

Uso intensivo del cellulare e patologie emergenti

Qualche tempo fa ero rimasto colpito dal fatto che un utente denunziasse una curiosa patologia legata all'uso del cellulare: in sostanza, avvertiva talora la vibrazione del cellulare che teneva in tasca anche se questo in realtà non stava vibrando affatto. Approfondendo questo argomento, ho scoperto che il disturbo è piuttosto diffuso: nel mondo anglosassone va sotto la definizione di Phantom Vibration Syndrome (cioè Sindrome della vibrazione fantasma) ed è collegata ad uno stato ansioso probabilmente originato dai "neuroni specchio". Una variante della stessa sindrome induce la persona ad avvertire di quando in quando lo squillo della propria suoneria anche quando quest'ultima è stata in effetti disattivata. Ma ancor più curioso è il fatto che di patologie connesse all'uso degli smartphones potrebbero esisterne parecchie altre: la sindrome del touch screen (dopo aver usato a lungo il cellulare, si può essere indotti a cercare di chiudere il foglio di calcolo agitando le dita sullo schermo del PC); il disturbo ossessivo-compulsivo della chiamata perduta (e se avessi delle chiamate a cui non ho risposto? Meglio controllare ancora una volta...); il deficit dell'attenzione IM (quando si parla al soggetto, questo sembra non ascoltare, perché continua a verificare il thread nella messaggeria del telefono); le complicazioni generate dall'utente, note anche come User-Generated Complications o UGC (quando un'iniziativa personale avventata produce la modifica di un qualche parametro che non si riesce a ripristinare e getta l'utente in uno stato di profonda depressione per un intero fine settimana).

E voi avete mai sperimentato qualcuno di questi disturbi? Avete altre patologie personali da aggiungere alla lista?



Bunga bunga phone ed effetto Teflon

clock luglio 11, 2012 16:15 by author Paolo Vincenti

 

 

Bunga bunga phone ed effetto Teflon

Nelle avversità dei nostri migliori amici, troviamo spesso qualcosa che non ci dispiace.

(La Rochefoucauld)

 

I giornalisti, come le formiche, tendono per lo più a muoversi in colonna. Una volta azzeccata una definizione, la maggior parte di essi si allinea e la ripropone ad libitum. E' stato ad esempio il caso della formula bunga bunga phone, che da mesi ormai è divenuto il nome corrente per indicare i telefoni NGM dotati di funzioni speciali quali black list, white list, area privé, rumori di sottofondo, etc. (si veda, a titolo di esempio, qualche testata nella nostra rassegna stampa). Certo, la suggestione è forte: il telefono che nasconde le infedeltà e ti salva dalle intercettazioni... Ma sembra che a nessuno sia passato per la testa che per queste funzioni speciali possano esistere impieghi diversi, quotidiani e persino banali. O magari sì, ma la definizione sarebbe stata meno al passo con l'attualità e soprattutto meno pruriginosa. Sintomatico, poi, che quasi sempre negli articoli si faccia riferimento alle strategie che il fedifrago "esperto" potrebbe utilizzare, una volta equipaggiato di un cellulare antisgamo; e le signore? Ma probabilmente questo è un dato culturale: dopotutto, il nostro è un paese dove, fino a qualche decina di anni fa, il tradimento femminile poteva ancora legittimare il delitto d’onore. Per certi uomini, le amanti o le prostitute sembrano ancora accrescere la reputazione di ‘maschio’, secondo un consolidato standard di doppia moralità; e questi individui sono i più inclini ad assumersi dei rischi. In questi casi, si parla anche di "effetto Teflon": come avviene per il noto materiale usato nelle padelle antiaderenti (l’unico materiale attualmente conosciuto sul quale persino un geco finisce per scivolare), critiche e giudizi negativi non fanno presa su questi individui, scivolano via, lasciandoli apparentemente puliti. Quello stesso falso senso di invincibilità che si riscontra spesso nei politici (che ritengono che i loro intrallazzi debbano rimanere segreti, e chi si mette in mezzo è solo un rompic...) o in certi atleti particolarmente antipatici (i quali evidentemente trovano qui la loro riserva di automotivazione). Insomma, chi è "potente" (o si ritiene tale), si sente autorizzato ad assumersi maggiori rischi, e questo contribuisce a incrementare la sua propensione all'inganno, all'imbroglio, all'infedeltà. Il problema è che nella società contemporanea la gente ha sviluppato un'ossessione per le trasgressioni segrete (degli altri), e ancor più per il vedere le stesse portate alla luce, con sputtanamento conseguente. La logica è, più o meno, questa: "io me la passo male, ma guarda in che guai si è andato a infilare quest'altro!" Sarebbe troppo lungo e complesso affrontare qui il problema del perché si trovi conforto nelle altrui disgrazie (la famosa Schadenfreude dei tedeschi), o i parametri che rendono tanto più appagante lo sputtanamento quanto più esso riguarda un personaggio pubblico o una persona che conosciamo. Il dato emergente è che nell'epoca della rete l'effetto Teflon si va via via affievolendo: passaparola, condivisione e trasparenza fanno sì che venga spesso mostrata anche l'altra faccia del tegame, quella non protetta dalla pellicola antiaderente. Evidentemente, il bunga bunga phone (o meglio, la concezione dominante che si è diffusa a proposito di un telefono con funzioni speciali di privacy) si inserisce in questo processo come supporto tecnologico di un'invincibilità che non è già più tale: come i celebri gadget dei film di James Bond, esso viene in soccorso tutte le volte che le pur notevoli risorse individuali non sono più adeguate al livello di rischio che ci si è assunto.



3NiGM@ per NGM

Paolo 'Paul EnØ' Vincenti è Social Media Manager presso NGM. Queste pagine sono dedicate a ospitare notizie vagamente connesse con NGM, aggiornamenti su progetti in corso, eventi, sfoghi più o meno violenti, deliri, confessioni, manifesti, piaceri inconfessabili, molestie, manipolazioni, fatti e opinioni, miti e pettegolezzi, annunci formali, indiscrezioni, vituperi, nomi per cuccioli e altre parole declinate al plurale.

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